sabato 24 marzo 2012

E pensava

... e pensava alla misteriosa permanenza delle cose nella corrente mai ferma della vita. Stava pensando che ogni volta, vivendo con loro, si finisce per lasciare su di loro come una mano leggera di vernice, la tinta di certe emozioni destinate a scolorare, sotto il sole, in ricordi. [...] Stava pensando alla misteriosa permanenza dell'amore, nella corrente mai ferma della vita.

(Alessandro Baricco, Tre volte all'alba)

lunedì 12 marzo 2012

Ho bisogno

Ho bisogno di strade non asfaltate, terreni fatti di crosta secca dove una nuvola d'acqua fa crescere i fiori sotto i tuoi occhi, che subito appassiscono all'apparire del sole. La meraviglia e l'emozione mi arrivano subito se mi trovo davanti a costruzioni in rovina. Ho bisogno di sentire la presenza di spessori, di incrostazioni create dalla pioggia, dal sole e dalle pietre che si sfarinano, così capisco che la natura concede un contributo fondamentale all'architettura regalando l'impronta del tempo e della morte.

(Tonino Guerra, Polvere di sole)

domenica 26 febbraio 2012

Un amore

Ma c'era anche qualcos'altro che non avevano mai saputo. Che potesse esistere un amore lontano dalla terraferma del quotidiano, a mille miglia dalla costa dei progetti. Un amore che come un'imbarcazione d'altura non ha intorno nulla tranne una sconfinata distesa di rotte possibili che però, già si sa, né le circostanze né il tempo permetteranno di esplorare. E che tuttavia non è meno reale, meno profondo degli amori ancorati saldamente a riva.
Un amore in alto mare.

(Francesca Melandri, Più alto del mare)

mercoledì 1 febbraio 2012

La vista delle rovine

La vista delle rovine ci fa fugacemente intuire l'esistenza di un tempo che non è quello di cui parlano i manuali di storia o che i restauri cercano di richiamare in vita. È un tempo puro, non databile, assente da questo nostro mondo di immagini, di simulacri e di ricostruzioni, da questo nostro mondo violento le cui macerie non hanno più tempo di diventare rovine. Un tempo perduto che l'arte talvolta riesce a ritrovare [...]

(Marc Augé, Rovine e macerie)

mercoledì 30 novembre 2011

I libri della tua vita

Penso tutt’ora che i libri della tua vita non possono esserti solo piaciuti e poi essere finiti su uno scaffale ma devono averti cambiato i connotati come una scazzottata di quelle serie. Devono avertelo pure lasciato un livido da qualche parte.

(Ivano Fossati)

mercoledì 19 ottobre 2011

Solo infinito

Guardò fuori e fuori era solo infinito. Senza punti né linee. Senza colori né odori. Sempre uguale, ma in ogni momento diverso. L'infinito è la fine delle attese senza perderne il desiderio, è il primo bacio continuamente ripetuto, è la luce che confonde il sonno e la veglia, è il giorno eterno, il più bello della tua vita.

(Roberto Vecchioni, Scacco a Dio)

giovedì 13 ottobre 2011

Gli amici

Quando comincia un'amicizia? Difficile a dirsi. Forse impossibile. E non per un difetto di memoria o per un suo improvviso cedimento, quanto per il fatto che il tempo degli inizi non è documentabile, è un tempo senza data: nulla di memorabile accade ai primi incontri. [...] L'amicizia nasce con e attraverso la separazione e la lontananza. Se si vuole che un'amicizia sia una vera amicizia è necessario che il primo incontro sia un incontro mancato, che la figura dell'amico non si distingua dallo sfondo, che la sua immagine sia sfocata e confusa: l'altro deve venire senza venire, senza annuncio, deve venire come una sorpresa o come un ladro.

(Bruno Moroncini, Gli amici non si danno del tu)

martedì 4 ottobre 2011

L'attesa

L’attesa è lunga,
il mio sogno di te non è finito.

(Eugenio Montale, Il sogno del prigioniero)

mercoledì 28 settembre 2011

Ogni estraneo

Ogni estraneo è un'attesa tradita. Ogni ospite sorprende la nostra impreparazione, e misura la nostra umanità sul tempo che intercorre tra la rinuncia alle rappresentazioni che l’hanno preceduto e il benvenuto sulla porta.

(Ginevra Bompiani, L'attesa)

domenica 25 settembre 2011

Quel poco

Quel poco di un'estate di cinquant'anni fa, fissato dalla focale della distanza, s'ingrandisce. Non solo da una cima di montagna, anche in un microscopio si scorgono orizzonti.