domenica 6 marzo 2005

Mi disse

Mi disse che il suo libro si chiamava Il libro di sabbia perché né il libro né la sabbia hanno principio o fine».
Mi invitò a cercare la prima pagina.
Appoggiai la mano sinistra sul frontespizio e aprii il volume con il pollice quasi attaccato all’indice. Fu tutto inutile: tra il frontespizio e la mano c’erano sempre varie pagine. Era come se spuntassero dal libro.
«Ora cerchi la fine».
Fu un nuovo fallimento; riuscii a stento a balbettare con una voce che non era la mia:
«Non può essere».
«[…] ma è. Questo libro ha un numero di pagine esattamente infinito. Nessuna è la prima, nessuna è l’ultima…»

(Jorge Luis Borges, Il libro di sabbia)

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