martedì 8 gennaio 2008

Quante parole

Quante parole vanno perdute. Lasciano la bocca e perdono il coraggio, e se ne vanno finché finiscono nel canaletto di scolo come foglie morte. Nei giorni di pioggia, passando, si sentono i loro cori:
Erounabellissimaragazza
Tipregononandartene
Credoanch’iocheilmiocorposiadivetro
Nonhomaiamatonessuno
Pensodiesseresimpatica
Perdonami…
[...] La distanza fisica tra due persone che usavano il filo spesso era minima; talvolta più piccola era, e maggiore era la necessità di usare del filo.

(Nicole Krauss, La storia dell'amore)

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