lunedì 30 agosto 2010

Passeggiai

Passeggiai per il quartiere di Beyazit, al mercato dei polli, nella piazza deserta del mercato degli schiavi, in mezzo ai piacevoli profumi delle botteghe che vendevano zuppe e dolci come se fossi in cerca di qualcosa. Passai davanti ai barbieri con le porte chiuse, agli stiratori, a un anziano fornaio che mi guardò meravigliato mentre contava i soldi, una drogheria che odorava di sottaceti e pesce salato ed entrai in un negozio di spezie dove stavano pesando qualcosa solo perché rimasi attratto dai colori e,
come se osservassi la gente con passione, alla luce di un lume guardai ammirato i sacchi di caffè, zenzero e cannella, le scatole di resina di tutti i colori, i mucchi di anice, di cumino bianco e nero, e di zafferano di cui avevo sentito il profumo già dal bancone. A volte vorrei mettere tutto questo in bocca, altre volte disegnare qualsiasi cosa su un foglio bianco.

(Orhan Pamuk, Il mio nome è rosso)

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