mercoledì 17 novembre 2010

La ripetizione continua

La ripetizione continua, ossessiva, è uno degli stilemi principali di una lingua totalitaria, lingua gonfia di odio e di isterismo, che si appropria delle parole e le usurpa, nutrendo con esse le minacce, le allusioni a complotti, i tentativi di creare e seminare tensione; una lingua che dice per poi negare di aver detto; che disprezza i cittadini allo stesso modo degli avversari politici. [Scriveva Primo Levi che] nella lingua del Terzo Reich, tronfia e urlata, "lo stile obbligatorio per tutti era quello dell'imbonitore".
Forse non solo in quella lingua, non solo allora.

(Gianrico Carofiglio, La manomissione delle parole)

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